Ciao
Diana!
Su radiosonar.net il nostro saluto a Diana nella trasmissione "Ascoltando l'onda". (Qui trovate il podcast)
Finché non siamo chiamati ad alzarci
Se siamo fedeli al nostro compito
Arriva al cielo la nostra statura -
L'eroismo che allora recitiamo
Sarebbe quitidiano, se noi stessi
Non ci incurvassimo di Cubiti
Per la paura di essere dei re.
(Emily Dickinson)
Chi non ha incontrato Diana Pucci in teatro, non l'ha conosciuta completamente. E' stata attrice altissima e cofondatrice del nostro gruppo teatrale. Sulla scena lei ci ha insegnato il valore della fatica, la capacità e la determinazione dell'impegno.
Lei che ha affrontato difficoltà, per altri insuperabili, per la cura della sua e della nostra arte.
Diana
che per altri viveva nascosta, per noi ha vissuto negli occhi
brillanti e sull'onda delle mani dei tanti fortunati che l'hanno
applaudita sulla scena.
Ci
dispiace che il suo valore di artista non abbia potuto raggiungere
tanti quanti avrebbero potuto gioirne e di questo crediamo che il
mondo non sia innocente.
Diana
ci ha reso felici con la sua arte, perchè lei era felice in scena e
a noi, che l'abbiamo vista come una Dea nel tempio, lei ha detto che
si sentiva più come una gatta che saltellava sui bianchi gradini di
marmo antico.
Il
rigore e la precisione con cui Diana stava in scena ha indicato, a
quanti hanno avuto la fortuna di lavorare con lei, la strada verso la
propria libertà che lei, oltre che conquistare, ha voluto e
saputo mostrare.
Gli spettacoli:
Passaggi
A corpo vivo
Nella tempesta
Carne
Io sono l'ultimo
Piano sul Pianeta (di Fabrizio Ferraro)
I cortometraggi:
Amore alla fermata
Tra. Fenomenologia di una contraddizione.
Zehien.