L’IMMATERIALE OPERA
UNO SPETTACOLO
TEATRALE ITINERANTE PER LE STRADE DI SARTEANO
con la partecipazione del Gruppo Vocale Le Consonanti
LUNEDì
31 OTTOBRE 2016 alle ore 17.00
dal
CASTELLO DI SARTEANO
al
TEATRO COMUNALE DEGLI ARRISCHIANTI
Attraverso
le stradine e le piazze di un incantevole paesino della provincia senese, un
gruppo di attori e attrici coinvolge il pubblico in un percorso di osservazione
del paesaggio. L’incontro si consuma intorno alla suggestione di alcune domande
che animano il lavoro degli artisti, sollecitando la partecipazione creativa
del pubblico alla costruzione dell’ascolto e della visione.
In
una poliedrica partitura di spazio e tempo gli attori proporranno luoghi,
momenti e corpi diversi. Ne emerge una sorta di viaggio nel tempo e nello
spazio che ci guida attraverso noi stessi, il nostro stesso corpo, alla
scoperta emotiva del luogo che frequentiamo. Una forma di geografia interiore
che non solo ci riporta la sorpresa di un paesaggio nuovo rispetto a quello
fino a quel momento conosciuto, ma anche l'esperienza di una diversa presenza,
un diverso sentimento del tempo, un nuovo modo di stare tra le cose, con le
cose, nelle cose.
Cosa
vediamo quando ci guardiamo intorno, cosa guardiamo quando lo sguardo percorre
l’orizzonte, quali oggetti mettiamo tra loro in relazione? Con quale velocità
passiamo da un’immagine all'altra, da una figura all'altra, dove collochiamo
gli elementi che osserviamo, quale spazio costruiamo, da cosa ricaviamo i suoi
piani e le sue profondità?
Sono
solo alcune delle domande più o meno esplicite da cui lasciamo che scaturisca
l’esperienza di una diversa possibile narrazione del mondo e delle vicende. La
ricerca scenica si dispiega nello stare, nello stare al margine del noto, del
quotidiano, quasi del banale. Un margine, però, che ci fa sporgere al di qua o
al di là di questo quotidiano fare. Sperimentiamo la possibilità
di dare scena allo spazio dei vicoli, dei cortili, del paesaggio dei villaggi e
dei piccoli paesi come delle grandi città che, via via, visitiamo e
frequentiamo, cercando le tracce che costituiscono la nostra storia. Siamo
in teatro, per le strade, le piazze, per fermarci ad ascoltare, sentire,
vedere, e imparare a rifiutare tutto ciò che non abbiamo scelto, prendendoci
solo quello che vogliamo: tutto il resto!