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Massacro. Teatro Senza Difese @GNAM

14 gennaio 2017 | h. 19.00 Massacro. Teatro senza difese Dove si costruisce lo spazio, il tempo e il corpo comune. E si cerca un accord...

L'IMMATERIALE OPERA



L’IMMATERIALE OPERA


UNO SPETTACOLO TEATRALE ITINERANTE PER LE STRADE DI SARTEANO
con la partecipazione del  Gruppo Vocale Le Consonanti


LUNEDì 31 OTTOBRE 2016 alle ore 17.00
dal CASTELLO DI SARTEANO
al TEATRO COMUNALE DEGLI ARRISCHIANTI

Attraverso le stradine e le piazze di un incantevole paesino della provincia senese, un gruppo di attori e attrici coinvolge il pubblico in un percorso di osservazione del paesaggio. L’incontro si consuma intorno alla suggestione di alcune domande che animano il lavoro degli artisti, sollecitando la partecipazione creativa del pubblico alla costruzione dell’ascolto e della visione.
In una poliedrica partitura di spazio e tempo gli attori proporranno luoghi, momenti e corpi diversi. Ne emerge una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio che ci guida attraverso noi stessi, il nostro stesso corpo, alla scoperta emotiva del luogo che frequentiamo. Una forma di geografia interiore che non solo ci riporta la sorpresa di un paesaggio nuovo rispetto a quello fino a quel momento conosciuto, ma anche l'esperienza di una diversa presenza, un diverso sentimento del tempo, un nuovo modo di stare tra le cose, con le cose, nelle cose.
Cosa vediamo quando ci guardiamo intorno, cosa guardiamo quando lo sguardo percorre l’orizzonte, quali oggetti mettiamo tra loro in relazione? Con quale velocità passiamo da un’immagine all'altra, da una figura all'altra, dove collochiamo gli elementi che osserviamo, quale spazio costruiamo, da cosa ricaviamo i suoi piani e le sue profondità?

Sono solo alcune delle domande più o meno esplicite da cui lasciamo che scaturisca l’esperienza di una diversa possibile narrazione del mondo e delle vicende. La ricerca scenica si dispiega nello stare, nello stare al margine del noto, del quotidiano, quasi del banale. Un margine, però, che ci fa sporgere al di qua o al di là di questo quotidiano fare. Sperimentiamo la possibilità di dare scena allo spazio dei vicoli, dei cortili, del paesaggio dei villaggi e dei piccoli paesi come delle grandi città che, via via, visitiamo e frequentiamo, cercando le tracce che costituiscono la nostra storia. Siamo in teatro, per le strade, le piazze, per fermarci ad ascoltare, sentire, vedere, e imparare a rifiutare tutto ciò che non abbiamo scelto, prendendoci solo quello che vogliamo: tutto il resto!